Filicudi

Isola di Filicudi

Filicudi è un’isola selvaggia e bellissima. E’ l’antica “Phoenicusa” cosi detta per la sua vegetazione di felci che era molto abbondante. Insieme ad Alicudi è geologicamente la più vecchia e selvaggia delle Eolie.

Un tempo l’unica fonte di reddito era la piccola produzione agricola, dominata da capperi e fichi. Sorprendentemente, sebbene isolani, gli abitanti non sono impegnati nella pesca, tranne per alcuni dilettanti. Oggi il reddito dei locali è fornito principalmente dal turismo che ha iniziato a svilupparsi dopo l’arrivo dell’elettricità nel 1986.

I circa 250 residenti e artisti che si sono stabiliti qui risiedono principalmente nella parte meridionale dell’isola nei porti di Filicodi Porto e Pecorini e in Valdichiesa, che si trova a 280 m di altitudine.

La zona del Porto è il centro dell’isola dove ci sono le piccole attività commerciali dell’isola. Nella parte sud-occidentale dell’isola si trova il piccolo borgo di Pecorini, con il porticciolo dei pescatori e una piccola spiaggia di ciottoli.

Il promontorio di Capo Graziano è una meta da non perdere e dista circa mezz’ora di cammino dal porto. Capo Graziano è infatti uno dei luoghi più importanti per l’archeologia delle Eolie.

Per chi ama il trekking, un itinerario da non perdere è la salita a Monte Fossa delle Felci, 771 metri di altezza raggiungibili percorrendo una antica mulattiera che porta alla Fossa delle Felci. Dalla vetta sarà possibile ammirare l’isola di Alicudi e l’imponente scoglio de “La Canna” alto 71 metri.

Per chi ama il diving, a largo di Capo Graziano, vi è un sito archeologico d’importanza mondiale per le numerose imbarcazioni di epoca antica presenti nei fondali.

Da non perdere la visita alla “Grotta del Bue Marino” che è la più grande insenatura delle Eolie. La grotta è alta 20 metri, larga 30 metri e profonda 20 metri. Si può raggiungere solo con piccole imbarcazioni e a nuoto. In fondo alla grotta si trova una piccola spiaggetta di ciottoli.