Panarea

Isola di Panarea

Panarea è l’isola più piccola dell’arcipelago eoliano ed è anche tra le più belle. Dal punto di vista geologico Panarea è l’isola più antica delle Isole Eolie, e con gli isolotti limitrofi è tutto ciò che resta dei fenomeni eruttivi di un unico bacino vulcanico, oggi quasi completamente sommerso ed eroso dal mare e dalla vento. Le ultime tracce dell’attuale attività vulcanica si trovano sulla spiaggia di La Calcara, nel nord-est dell’isola, con fumarole di vapore che raggiungono temperature molto elevate. Un tempo l’isola era la più grande ma gli sprofondamenti hanno ridotto di molto la sua primitiva superficie.

San Pietro è il centro dell’Isola e anche il luogo dove di arrivo e partenza grazie al suo molo. Dal porto partono tutte le stradine che conducono ai tre centri abitati di San Pietro, Drautto e Ditella. Viste le dimensioni, è possibile girare tutta l’isola a piedi ma si può anche prendere il classico e pittoresco taxi eoliano.

Percorrendo la strada a monte si raggiunge la chiesetta di San Pietro. Continuando si giunge a Drautto, dove si trova la Caletta degli Zimmari, una spiaggia di sabbia bianca. Proseguendo si arriva a Punta Milazzese, sede di un villaggio preistorico . Da qui un antico sentiero porta a Cala Junco, forse la pià bella delle Isole Eolie. Sempre da San Pietro, in direzione nord, si va a Ditella, conosciuta per le sorgenti termali e le fumarole.

Basiluzzo, che si trova a largo di San Pietro, rappresenta l’isolotto disabitato più grande delle Isole Eolie.

Il turismo è la principale fonte di reddito per gli isolani. Oltre ai turisti diurni durante i mesi estivi, Panarea è un luogo d’incontro estivo per ricchi italiani. La spiaggia più bella si trova a sud-est a Cala di Junco. Altre possibilità di balneazione su spiagge di sabbia e ghiaia sono accessibili solo parzialmente dall’acqua.

Da non perdere gli scavi di un villaggio dell’età del bronzo a Capo Milazzese. L’insediamento comprendeva circa 50 edifici rotondi e un edificio rettangolare, che probabilmente serviva da sala riunioni. Sono state conservate le pareti di fondazione di 23 edifici rotondi, nonché macine, pentole e vasi di ceramica.

Sull’Isola di Basiluzzo, che nell’antichità era un rinomato ritiro estivo per i romani, ci sono persino resti di una villa romana, mosaici pavimentali e pitture murali. I resti di un pontile e di un bagno termale si trovano invece a tre metri sotto il livello del mare.